Sulla musica jazz
Il jazz è un genere musicale nato agli inizi del XX secolo come evoluzione di forme musicali già utilizzate dagli schiavi afroamericani. Inizialmente aveva la forma di “canzoni di lavoro” (work songs) nelle piantagioni e durante la costruzione di ferrovie e strade negli Stati Uniti e serviva a ritmare e coordinare i movimenti (il ritmo era binario). I primi musicisti suonavano musica a orecchio e le orchestre pionieristiche a New Orleans erano chiamate ragtime bands.
Apporto notevole, a una prima evoluzione strumentale del jazz, fu dato dagli emigrati italiani di New Orleans che appunto aggiunsero altri strumenti musicali provenienti dalla tradizione italiana delle bande di paese: infatti tra i migliori musicisti di jazz figurano afroamericani poi affiancati da italoamericani, come Nick La Rocca che formarono la banda che diffuse il jazz negli Stati Uniti. Il jazz arriverà a Chicago con Louis Armstrong e poi in Europa dove avrà un successo grandissimo. Con gli anni andrà modificandosi e diventerà anche commerciale con lo swing e riprenderà le tradizioni della cultura afroamericana delle prime jazz band col bebop.
Sin dai primi tempi il jazz ha incorporato nel suo linguaggio i generi della musica popolare, del ragtime, del blues e della musica leggera. In tempi più recenti si è anche mescolato con generi musicali moderni anche non statunitensi, come il samba, la musica caraibica e il rock. Dopo gli anni settanta il jazz è entrato nella cosiddetta musica colta, entrando quindi nei corsi tenuti nelle scuole musicali e nei conservatori.