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Body shaming, discriminazione e rinascita: Spinaz affascina e commuove in “Fondotinta”, il suo nuovo singolo in collaborazione con l’associazione “Il Bucaneve”

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Ci sono canzoni capaci di toccare il cuore sin dal primo ascolto, brani il cui valore abbraccia e permea orecchie ed anima ben al di là dei minuti scanditi dal player. Storie di vita vissuta che si intrecciano e portano con sé la zavorra del giudizio e della cecità sociale che non sa scorgere oltre l’apparenza; esperienze, spaccati e trascorsi narrati da chi, ancora oggi, fa della musica un potente veicolo di messaggi importanti e, dell’essere artista, una responsabilità, quella di dar voce a chi il mondo ha tolto ogni anelito, ogni soffio di fiato. Tra queste, vi è senza dubbio “Fondotinta”, il nuovo singolo del cantautore tarantino d’adozione veneta e romagnola Spinaz.

A quasi un anno dall’EP d’esordio “Le mie dinamiche”, che ne ha evidenziato versatilità, attitudine sperimentale ed una cifra stilistica in continua evoluzione, l’artista torna in radio e nei digital store con un vero e proprio manifesto pop-rock contro discriminazione e body shaming, un inno autentico e sincero a quell’amor proprio che troppo spesso, anche a causa di un bombardamento mediatico costantemente volto ad esaltare l’esteriorità dell’individuo, elogiando linee e tratti impeccabili ed una pseudo perfezione fisica a discapito delle prerogative personali, fatichiamo a raggiungere, ottenere e perfino accettare.

Il brano si articola sul complesso quotidiano di una giovane donna, travolta dal timore di vivere scaturito dalla paura del giudizio e delle continue discriminazioni a cui è costretta dover far fronte ogni giorno. Insicurezza, sfiducia e quel senso di inadeguatezza costante, sono macigni interposti tra lei ed i suoi sogni, bagagli appesantiti da anni di prevaricazioni ed etichette, che hanno instaurato nella sua mente una serie di complessi la cui conseguenza è una ovvia e dolorosissima chiusura in se stessa, un’implosione fragorosamente silente che le impedisce di relazionarsi con chi la circonda.

L’attacco del pezzo, «ascolta i tuoi pensieri, son chiusi in un cassetto che apri di continuo pensando un po’ al futuro» rappresenta l’invito, animato e sentito, a dar sfogo al proprio dolore attraverso un viaggio la cui meta non è soltanto l’accettazione di sé, ma soprattutto, la consapevolezza che il proprio valore non dipende e non deriverà mai da ciò che gli occhi giudicanti vedono di sfuggita senza fermarsi ad osservare, ma solo ed esclusivamente da quello che noi riusciamo a coltivare e costruire al di là di quella coltre di trascuratezza e distruzione che è a mero appannaggio di chi si limita a sentenziare senza conoscere, etichettando un’anima dal solo involucro che la riveste.

Ma è quel valore intrinseco, incastonato tra vuoti e ferite, a far brillare una luce unica e radiosa, in grado di abbagliare e incantare sguardi attenti e spontanei, occhi che sanno scorgere la bellezza oltre il velo della disillusione, occhi a cui, a primo acchito, non crediamo, proteggendoci dietro la fragile ma compatta corazza delle nostre incertezze e dei nostri autosabotaggi. Ed è così che, a metà del racconto, la protagonista incontra un ragazzo capace di sciogliere, giorno dopo giorno, il gelo interiore che le attanagliava il cuore, senza tentare di cambiarla, ma sanando le sofferenze non soltanto con il suo amore, ma dimostrandole l’effettiva esistenza di quei punti di forza che non sapeva notare, consentendole così di accettarsi fino in fondo e di amarsi per poter essere davvero in grado di amare e di ricevere il bene altrui.

«”Fondotinta” – dichiara Spinaz – è la storia di una donna che per troppi anni è stata giudicata per il suo aspetto fisico. Una donna che non si ritiene bella e nemmeno piacevole; insicurezze amplificate dalla cattiveria di alcune persone che continuano a denigrarla, facendola cadere nel pericoloso tunnel della depressione. All’improvviso, però, succede qualcosa: un incontro fortuito con un ragazzo che le cambierà la vita per sempre. Poco a poco, infatti, lei inizia a fidarsi di lui, trovando il coraggio di rinascere dalle sue stesse ceneri. Con tanta fatica, giorno dopo giorno, il tempo si trasforma in una vittoria nei confronti di se stessa e una rivincita verso coloro che si sono sempre presi gioco di lei basandosi sulle apparenze».

«Adesso tu sei forte, hai vinto il tuo nemico che prima si sentiva un po’ troppo fico», riassume perfettamente il concetto di una rinascita generata dal desiderio di essere se stessi e apprezzarsi in tutte le proprie sfaccettature ed in quel «basta basta» ripetuto come un mantra e un memorandum salvifico – «basta basta fondotinta, basta basta body shaming, basta basta con quegli scemi» -, l’artista ricorda a tutti noi di combattere timori, pregiudizi e discriminazioni con il puro amore nei confronti di noi stessi, senza nessun filtro, nessun trucco, nessun “Fondotinta” che ne alteri l’essenza.

“Fondotinta” supporta l’Associazione di Volontariato “Il Bucaneve”, ETS umbra fondata nel 2012 da Maria Grazia Giannini, il cui obiettivo è sostenere, attraverso l’ascolto e l’orientamento, persone e caregiver che vivono una situazione di sofferenza legata ai Disturbi del Comportamento Alimentare, alla violenza di genere e/o maltrattamenti vissuti all’interno delle relazioni affettive, cui Spinaz devolverà parte dei ricavati del pezzo stesso.

Body shaming, discriminazione e rinascita: Spinaz affascina e commuove in “Fondotinta”, il suo nuovo singolo in collaborazione con l’associazione “Il Bucaneve”

Spinaz, al secolo Mauro Spinazzola, nasce a Taranto nel 1979. Dopo aver trascorso l’infanzia nella città pugliese, si trasferisce a Padova con la famiglia ed è proprio nella “Città dei tre senza” che, con il passare degli anni, comincia a comprendere di non poter più fare a meno della musica, trasformando così la sua passione in un bianco e nero di pensieri ed emozioni che prendono vita, nel 2000, con la sua prima composizione, “Forever Together”. Arrivato poi a Bologna, intraprende nuove collaborazioni che lo proiettano verso ulteriori prospettive e visioni professionali. Nel Giugno 2020, Spinaz pubblica il suo primo singolo ufficiale “Fai la lavatrice con me”, brano che riscuote un notevole successo di pubblico e critica insediandosi per ben 19 settimane nelle Classifica Indie ed ottenendo passaggi radiofonici in migliaia di emittenti italiani ed in ben oltre 380 stazioni oltre Stivale. Il mese successivo, è il turno di “Mangio cioccolata”, brano che ne riconferma talento e abilità espressiva, consentendogli di collezionare, con il relativo videoclip ufficiale, un incredibile numero di visualizzazioni in una sola settimana dal rilascio. Ad Ottobre dello stesso anno, torna sulle piattaforme digitali con “Indissolubile”, che si trasforma in un vero successo radiofonico e nel Gennaio 2021, l’artista firma il suo primo contratto discografico con l’etichetta Synapse Records. Da questo sodalizio, nascono il singolo “Noi” e, poco dopo, il debut EP “Le mie dinamiche”, composto da 5 tracce che ne evidenziano versatilità, attitudine sperimentale e cifra stilistica in continua evoluzione. Nell’Ottobre dello stesso anno, partecipa alla settima edizione italiana del talent show “Tu si que vales”, esibendosi con il suo brano “Fai la lavatrice con me”. A poco più di un anno, nel marzo 2023, rilascia su tutti i digital store “Fondotinta”, un vero e proprio manifesto pop-rock contro body shaming e discriminazione, capace di trasformare le sofferenze, ancora troppo spesso frutto di una società improntata ad enfatizzare l’aspetto esteriore a discapito del valore intrinseco individuale, in un punto di forza da cui rinascere per coltivare e costruire un futuro migliore al di là della fitta coltre di trascuratezza e distruzione.

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