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“Eccomi… eccoti”, incontriamoci con Tau 153

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“La vita è come una scatola di cioccolatini…non sai mai quello che ti capita!” – una frase famosa pronunciata da un superbo Tom Hanks nel film di Forrest Gump che potrebbe essere il titolo della vita di ognuno di noi. La vita è davvero ricca di sorprese, belle o brutte che siano, e ci porta in un viaggio dove incontriamo diverse persone: alcune salgono per restarci per sempre e altre invece vanno e vengono.

A volte la vita fa anche paura, poiché non sappiamo bene cosa ci riserva il futuro. Il nostro destino da qualche parte però è già scritto, bisogna solo scegliere quale percorso intraprendere per raggiungerlo. E ciò che conta non è tanto il percorso intrapreso, ma le persone che ci accompagnano.

Ed è proprio un viaggio nella vita quella di TAU 153, l’artista italiano che ha lanciato da poco il suo nuovo brano “Eccomi… eccoti”. Questa canzone nasce dalla voglia di riabbracciare la vita, ma può essere considerata a tutti gli effetti un vera e propria poesia d’amore canora che TAU 153 ha voluto dedicare alla moglie. “Eccomi… eccoti” è un film che contiene già il prequel di quel fantastico viaggio che è la vita.

Con questa canzone autobiografica l’artista racconta i momenti bui del passato, ma anche quelli felici vissuti insieme alla donna della sua vita, “la nave che l’ha portato via”, che non lo ha abbandonato nei “giorni grigi” e che lo ha fatto uscire dai “suoi pensieri” per condurlo a vedere il sole. Musicalmente parlando il brano è molto orecchiabile e varia dallo stile cantautorale al rap melodico, una bella scossa di energia che mette di buon umore e che aiuta ad apprezzare le cose belle che la vita ci riserva, a partire dalla persona amata.

Come ha dichiarato lo stesso TAU 153 questa canzone è un grazie a se stesso, che è riuscito a riemergere dalle sabbie mobili della vita nonostante le tante difficoltà, ma anche un grazie alla persona che gli è stata sempre accanto incondizionatamente e che gli ha teso la mano per uscire da quelli sabbie mobili, la moglie.

TAU 153 può essere definito un artista autarchico e anarchico, infatti lui stesso ha dichiarato che non ama etichettare la musica che fa. E allora non la etichettiamo neanche noi, ma sicuramente possiamo dire i 3 minuti di questa canzone sono sufficienti per colorare una giornata grigia e ritrovare rapidamente il sorriso, magari canticchiando sotto la doccia o mentre si guida in auto.

L'”anarchia musicale” di TAU 153 nasce probabilmente dal fatto che è un artista che si è fatto da solo, una sorta di “self made man” musicale. Si avvicina alla musica ad appena 5 anni, quando il padre lo porta ad una festa vicino Lecce e gli compra una fisarmonica giocattolo. Da lì iniziano le lezioni di solfeggio e a 13 anni suona con un gruppo nei locali.

Per qualche anno l’artista molla tutto, ma continua ad ascoltare musica tutti i giorni. Poi improvvisamente esplode la passione per la chitarra grazie ad un amico.

E così, “armato” della sua chitarra e della sua musica, TAU 153 affronta i problemi della vita fino alla realizzazione di questo brano intenso, vivo e romanticamente poetico.

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