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Medal e la sua idea di solitudine raccontata nel nuovo singolo Giungla Urbana

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Oggi su Mychance.it abbiamo l’onore di ospitare Medal, un artista emergente che sta rapidamente lasciando il segno sulla scena musicale italiana. Originario di Lamezia Terme, Medal ha saputo trasformare le sue esperienze personali e le sue osservazioni sulla società in canzoni potenti e introspective. Con un background che spazia dal punk-rock all’hardcore melodico, Medal porta una visione unica e autentica nel panorama musicale contemporaneo. Nella nostra intervista, ci parlerà del suo ultimo singolo “Giungla Urbana,” e del percorso che lo ha portato fino a qui. Prepariamoci a scoprire di più su questo talentuoso musicista e sul suo viaggio artistico.

Puoi condividere con noi la tua evoluzione artistica attraverso i tuoi singoli
precedenti, fino a Giungla Urbana? 
Penso che se c’è stata un’evoluzione, se così vogliamo chiamarla, riguarda più l’approccio alla creazione del brano, con più consapevolezza a livello di sound e di metriche, su ciò che esprimeva l’idea iniziale, rispetto ai brani precedenti.
Ognuno di loro è nato da esperienze differenti, in momenti diversi, e credo che assieme a loro, e alla scrittura sempre di nuovi brani, stia cambiando anche il mio modo di fare determinate scelte artistiche, dalla scrittura e melodia, alla voglia di ascoltare determinate cose in produzione e mix.

Qual è la principale differenza che percepisci tra Giungla Urbana e i tuoi singoli precedenti in termini di sound e messaggio?
Come sound diciamo che lo sento più personale, più mio, introverso ma estremamente vero nel riflettere ciò che ci affligge e ci portiamo dietro nella quotidianità fino al weekend, sentendoci spesso soli nella lotta a qualcosa.
A livello di sound ognuno racchiude un ambiente differente, Giungla per esempio da club, notturno, mentre altri brani come CCNDM si ha più intimità e sensualità, Estate senza te, lo sfogo e la sfrontatezza di un’estate finita male. I messaggi ruotano tutti attorno a messaggi di rispetto, amore, solitudine, delle difficoltà della vita. Giungla invece vuole rappresentare un brano contro la solitudine, che vuole esortare a non abbattersi quando le cose vanno male, perchè spesso vengono amplificate e ingigantite dalla nostra visione delle cose, che molte volte non è del tutto realistica

 C’è un singolo precedente che senti abbia particolarmente preparato il terreno per la creazione di Giungla Urbana, Se sì, quale e perché?
Ma non credo ce ne sia uno in particolare, perchè ognuno di essi mi ha insegnato qualcosa per lavorare meglio e con maggiore focus sui brani successivi, quindi direi un po’ tutti. Ovviamente il lavoro su strumenti e suoni fatti nei brani precedenti ci hanno dato più esperienza e idee più chiare su cosa ricercare per il nuovo brano

 Quali emozioni o esperienze personali hai cercato di esprimere attraverso Giungla Urbana; e perché hai sentito che questo momento era il momento giusto per farlo?
Giungla urbana è un messaggio contro la solitudine, vuole dirci di non farci abbattere da quei momenti negativi che a volte sembrano più difficili di quanto non siano realmente, che possono nascere per motivi ovviamente tutti differenti tra loro. Mi sembrava il momento adatto proprio perchè rispecchiava quel periodo in cui è nato il pezzo, giornate afose dalle quali ci rinfreschiamo nelle serate tra due chiacchiere tra amici e un drink, per svuotare un po’ la mente.

In che modo ritieni che Giungla Urbana si differenzi dagli altri brani?
Forse per il fatto che rappresenti una situazione comune a tutti, che tutti prima o poi abbiamo vissuto, affogare nell’alcol i dispiaceri accompagnati da una sigaretta, la sensazione di solitudine o di diverse problematiche che ci affliggono, o di negatività che pensiamo di non riuscire a superare da soli o in certi periodi della vita.

 Hai notato una reazione o un impatto particolare da parte del pubblico rispetto ai tuoi singoli precedenti?
Giungla sta piacendo molto secondo da quello che mi dicono i feedback ricevuti da
magazine, siti e appassionati del genere, ma poi ognuno si rispecchia in determinati pezzi ed è difficile prevedere le preferenze. Per esempio ho sempre reputato Sahara e CCNDM pezzi più importanti rispetto ad altri come Estate o Gaviscon, invece se si guardano gli ascolti, sembra che questi ultimi stiano andando meglio. E’ sempre tutto relativo.

 

Recensione del brano “Giungla Urbana”

“Giungla Urbana” di Medal è una cruda e intensa rappresentazione della solitudine e della ricerca di connessione in un contesto urbano frenetico. Il brano, che si apre con ritmi incalzanti e una melodia coinvolgente, mette in luce la vulnerabilità e la forza dell’artista. Medal riesce a catturare l’essenza delle sue riflessioni personali attraverso un testo che parla direttamente al cuore degli ascoltatori, affrontando temi come l’isolamento e la resilienza. La produzione, curata da Strangis, arricchisce la traccia con dettagli sonori che amplificano l’emotività del pezzo, rendendolo non solo un brano da ascoltare, ma un’esperienza da vivere. “Giungla Urbana” è un inno alla forza interiore e alla capacità di trovare luce anche nei momenti più bui.

 

 

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