Ah il bon ton! Quell’arte antica e nobile di piegare il mignolo mentre sorseggi il tè, di sorridere educatamente anche quando vorresti fare il gesto dell’ombrello e di usare tre forchette per una semplice insalata. Eh sì, perché secondo il sacro manuale del bon ton c’è una posata per ogni foglia di lattuga.
A volte però, in nome del bon ton, del galateo o di come vogliamo chiamarlo, restiamo impantanati in situazioni bizzarre, al limite del grottesco. E partendo proprio da una rivisitazione dissacratoria del bon ton i Manleva, band indie emiliana, hanno realizzato un nuovo brano. Il titolo? “Bon ton”, ovviamente!
I Manleva hanno raccontato che “questa canzone nasce, tra il serio e il faceto, un po’ sul divano sgranocchiando pop corn, mentre la radio straparla e passa i nuovi pezzi che si candidano a diventare tormentoni estivi. Un altro po’, in viaggio, tra un live e un altro, a bordo palco, sudaticci ma felici. Soddisfatti di aver suonato e proposto qualcosa di nostro”.
Le mani alzate dei Manleva chiedono avidamente la parola, un po’ in controtendenza con i testi che oggi arrivano spesso alle orecchie conditi da uno slang di strada dal dizionario limitato.
E così, dopo il serio, arriva il faceto. “Bon Ton” è un riassunto canzonatorio delle sfighe, o sciagure per dirla in maniera un po’ più drammatica, di musicisti prestati all’industria. Ma è pure una canzone per certi versi di protesta, parla anche di quelle cose che generalmente in un brano non si possono mettere, altrimenti ci si espone troppo.
Il nome stesso della band rappresenta invece la volontà di esporsi. Manleva, dal francese “mainlevée”: letteralmente “la mano alzata”, perché di cose da dire ne hanno e ne avranno sempre. Ma anche termine legalese, che si trova nei testi scritti in piccolo, quelli che non si leggono. Per sollevare il pubblico dalla responsabilità di condividere o meno ciò che ascolta.
Nel “Bon ton”, cioè nelle buone maniere dei Manleva, c’è un po’ di tutto: il rock, il pop, il sociale, l’antisociale e, perché no, anche un pizzico di sano cazzeggio.
Tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 è prevista l’uscita di un nuovo album di inediti, quindi come si dice in questi casi: stay tuned!