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Recensione: “Tales from the Rabbit Hole” degli Sharasad

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Con Tales from the Rabbit Hole, gli Sharasad ci guidano in un viaggio sonoro che scava nelle profondità del subconscio, trasformando emozioni complesse in un’esperienza musicale unica. Ogni traccia è una porta aperta verso l’inconscio, un labirinto in cui paure, desideri e sogni si intrecciano, sfidando l’ascoltatore a confrontarsi con le proprie ombre. Il disco è un vero e proprio concept album, seppur non dichiarato esplicitamente. Un filo conduttore oscuro e affascinante lega le nove tracce, guidando l’ascoltatore attraverso una serie di sogni che rappresentano le nostre debolezze più intime. Ogni brano è un’allegoria, un’immagine che cattura un aspetto dell’animo umano: la rabbia, la paura, l’insicurezza, il desiderio di controllo.

La musica degli Sharasad è un tappeto sonoro potente e graffiante, che accompagna perfettamente le liriche intense ed evocative. Chitarre distorte, ritmiche incalzanti e melodie dark creano un’atmosfera densa e coinvolgente, perfetta per accompagnare questo viaggio introspettivo.

Se siete alla ricerca di un disco che vi scuota e vi faccia riflettere, Tales from the Rabbit Hole è sicuramente un album da ascoltare. Un viaggio oscuro e affascinante, che vi porterà a confrontarvi con le vostre paure e i vostri desideri più profondi.

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Recensione: “Tales from the Rabbit Hole” degli Sharasad

Nati a Modena nel 2019, gli Sharasad sono un gruppo rock. Il progetto ha inizio in una piccola sala prove nella quale, da un’idea di Lorenzo Balestrazzi, Lorenzo Corcione (chitarre), Gabriele Campioli (voce), Edoardo Cavalletti (basso) e Filippo Ferrari (batteria), nasce la curiosità e la volontà di scrivere ed arrangiare brani inediti in grado di unire le diverse influenze rock, stoner, indie e british dei membri.

Sharasad è un viaggio notturno in un locale fumoso, mentre scorrono diapositive di nottate spese per le strade alla ricerca di reietti con una storia da raccontare: figure di donne, simili a vedove nere, che tessono spesse ragnatele tutto intorno; pesanti auto americane che si scrollano via la sabbia del deserto, sfrecciando verso le ultime ore del giorno.  Sharasad è una danza frenetica, convulsa, incontrollabile.

Nel 2022 vengono pubblicati i primi 5 singoli della band.

Carolin Albertazzi

Carolin Albertazzi