“A cosa servono i grattacieli” è il nuovo singolo di DECI (Etichetta BeatFactory Productions/Believe), un brano scritto da Francesco Merlotti, Stefano Paviani, Gianluca Florulli, prodotto e mixato da Laguna. Master a cura di Paolo Costola (Macwave Recording Studio).
Con “A cosa servono i grattacieli” DECI propone un pezzo decisamente fuori dagli schemi, caratterizzato da un sound sintetico che richiama atmosfere sognanti. L’artista ci fa riflettere sull’importanza che diamo al lavoro e alle faccende che ci opprimono quotidianamente, invitandoci a trovare una dimensione in cui si possa prendere una boccata d’aria e, soprattutto, si possa cambiare prospettiva, così da poter dare il giusto peso alle vicende che viviamo e capire finalmente quali sono le priorità nella vita di ciascuno di noi.
Il viaggio sonoro -spiega l’artista- è sicuramente cinematografico e si sporca le mani di un’elettronica minimalista ma piacevole, creando un connubio perfetto tra due elementi contrastanti, anche visivamente, come il cielo e i grattacieli. Tutto questo è paragonabile al respiro trattenuto prima di un tuffo, che poi arriva come una boccata d’aria liberatoria, in un esplosione di voci e suoni che orchestrano un’alchimia di suggestioni eteree tanto che ad un certo punto il mantra “Aria, Aria, Respira, Respira” diventa un bisogno personale: sembra di essere sulla cima di un grattacielo a respirare a pieni polmoni mentre ci si gode un panorama incredibile e in mezzo alle nuvole passeggiere ora la metropoli sembra così piccola e insignificante da questa prospettiva.
DECI fa un uso oculato degli effetti sonori che arricchiscono i suoi pezzi senza appesantirli: l’uso dei sintetizzatori è particolarmente riuscito, contribuendo a creare un’atmosfera sospesa che si adatta perfettamente alla tematica del brano e conferendo un effetto quasi ipnotico che amplifica la sensazione di trovarsi in un loop onirico.
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Nel video, regia di Riccardo Sanmartini, vediamo le incredibili doti di Luca d’Amato, ballerino di alta formazione, che interpreta la nostra parte che necessita di libertà attraverso le sue doti di ballo e di interpretazione, le quali vanno in contrasto con la rigidità ed il dovere rappresentati da Andrea Simonetti che si è gentilmente prestato a questa interpretazione. Il video è stato girato tra i grattacieli della zona fiere di Bologna, che sicuramente ha contribuito in maniera preponderante a sottolineare l’atmosfera della scelta musicale e dei suoi testi.