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“Ana Dammi Falastini”: NEIDIA trasforma il simbolo della resistenza palestinese in un canto di libertà universale

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Cosa significa appartenere a una causa che supera i confini dell’individualismo, del nazionalismo e dell’identità culturale? Con il coraggio di una voce che si assume la responsabilità di essere un ponte tra mondi, la cantautrice italo-egiziana NEIDIA porta avanti un messaggio di inclusione, resistenza e consapevolezza. Il suo nuovo singolo, “Ana Dammi Falastini”, ispirato alla frase araba resa celebre dal brano palestinese di Mohammed Assaf del 2015, censurato dai digital store nel maggio del 2023 e simbolo di resilienza, è una dichiarazione forte e inequivocabile: un’esortazione a prendere posizione, a non voltarsi dall’altra parte di fronte alle ingiustizie.

Con questa traccia, NEIDIA lancia un appello a chiunque sia disposto a guardare oltre le barriere, fisiche e ideologiche, e a farsi promotore di un cambiamento concreto in una società assuefatta all’indifferenza, con l’obiettivo di risvegliare il senso di responsabilità collettiva.

Nata da madre italiana e padre originario del Cairo, NEIDIA, nome d’arte di Nadia Gomma, classe 1994, fonde nella sua musica sonorità mediorientali e atmosfere occidentali, dando vita ad un linguaggio artistico capace di superare confini geografici e culturali.

«Con questa canzone ho voluto fare mia l’ideologia racchiusa nel titolo – sostiene -, superando i confini geografici e religiosi. Non è necessario provenire dallo stesso paese o pregare lo stesso Dio per sentirsi vicini a una causa che tocca tutti.»

Scritto a quattro mani con Elya Zambolin, “Ana Dammi Falastini” di NEIDIA è un atto di denuncia contro l’omertà e l’indifferenza, una luce sul buio dell’imperturbabilità e del distacco dei più che mette in discussione le comode zone grigie in cui molti si rifugiano. «Le mani già sporche da tempo, gli occhi bruciati dal fumo di lacrime perse nel vento»: in versi come questo, la cantautrice lancia una critica aperta al sistema che alimenta, prospera ed incoraggia l’omertà e l’indifferenza, come lei stessa spiega:

«Stare nel mezzo è una scusa: un comodo scudo per chi non ha il coraggio di schierarsi. Ogni volta che scegliamo di non agire, di non schierarci, stiamo inconsapevolmente dando forza a ciò che vogliamo ignorare. Con questa canzone, ho deciso di denunciare l’apatia e la manipolazione che permeano la nostra società: siamo modellabili come creta, vittime di un sistema che ci propone bugie confezionate come verità assolute. Ho voluto rompere questo meccanismo e invitare chi ascolta a fare lo stesso.»

Un’affermazione che sottolinea l’urgenza di abbandonare l’immobilismo e riconoscere la responsabilità di ogni scelta, anche quella di non scegliere.

Gli arrangiamenti, curati da Fabrizio Chiapello, bilanciano l’essenza del brano con un sound contemporaneo, capace di catturare l’attenzione di un pubblico trasversale. La produzione mira a mantenere l’intensità emotiva del pezzo, arricchendola di un’estetica sonora che dialoga con le nuove generazioni. Distribuita da Believe Digital per Moovon/Digital Noise, questa reinterpretazione si inserisce in un dialogo più ampio tra arte e impegno sociale, dimostrando come la musica possa ancora essere uno strumento importante per ispirare e mobilitare.

Dopo il successo dei singoli “Cosplay” e “Medioriente”, NEIDIA, già nota per il suo ruolo di corista nei jingle di RDS e Discoradio dal 2022, amplia il suo repertorio, dimostrando una maturità e una sensibilità che affondano le radici in un equilibrio perfetto tra tradizione e attualità.

“Ana Dammi Falastini” rappresenta per NEIDIA l’urlo di chi non ha più voce, «l’invito a non accettare passivamente le narrazioni che ci vengono imposte, a combattere contro l’apatia che ci rende complici di ingiustizie lontane e vicine».

In una contemporaneità segnata dall’egocentrismo e dalla sovrapposizione di narrative preconfezionate, “Ana Dammi Falastini” di NEIDIA non è un semplice omaggio a un brano del passato, ma una chiave di lettura per il presente, un monito agli ascoltatori per interrogarsi sul proprio ruolo nel mondo.

“Ana Dammi Falastini”: NEIDIA trasforma il simbolo della resistenza palestinese in un canto di libertà universale

Nadia Gomma, in arte NEIDIA, è una cantautrice italo-egiziana classe 1994, nata da madre italiana e padre originario del Cairo. La sua musica è un incontro armonico tra il mondo mediorientale e quello occidentale, una fusione che racconta il legame tra due culture diverse e le sonorità che le caratterizzano. NEIDIA riesce così a creare uno stile che incarna l’idea di unione tra mondi lontani, una proposta musicale che sfida i confini geografici e culturali. Fin da bambina, il canto è il suo principale mezzo di espressione, diventando nel tempo una vera e propria necessità. A 12 anni inizia la sua carriera di cantautrice come autodidatta, per poi intraprendere un percorso di studi alla Scuola Civica di Musica di Rozzano e alla NAM di Milano, dove si forma nel canto pop-rock. Nel 2018, con l’inedito “Ricomincio da Me”, arriva tra i finalisti di Area Sanremo, e nel 2019 conquista il terzo posto al Festival di Arese. Nel 2020 escono i suoi primi due progetti, “Ricomincio da me” e “Anima”, che la introducono al pubblico, seppur lontani dalla direzione artistica che ha intrapreso successivamente. Nel 2022, NEIDIA inizia a collaborare come corista con RDS e Discoradio, segnando l’inizio di una nuova fase del suo percorso. Nello stesso anno, comincia a lavorare su un progetto musicale che intreccia la musica mediorientale con quella occidentale, un’idea che prende forma nel 2023 con il brano “Cosplay”, il suo primo singolo sotto l’etichetta Moovon e Digital Noises. A seguire, arriva “Medioriente”, co-scritto con Azzena e Marco Conte, e distribuito da Believe, segnando il suo ingresso nel panorama musicale con un sound innovativo e internazionale. I videoclip di questi brani, caratterizzati da un forte impatto visivo, hanno superato i 50.000 visualizzazioni, un successo significativo per un’artista emergente. Nel 2025, NEIDIA torna con un nuovo singolo, “Ana Dammi Falastini”, scritto a quattro mani con Elya Zambolin e ispirato alla frase araba resa celebre del brano palestinese del 2015 simbolo di resistenza di Mohammed Assaf, censurato dai digital store nel maggio 2023. Con il suo tocco personale, NEIDIA trasforma questo inno di lotta in un messaggio di denuncia sociale, portando avanti un appello a favore dell’inclusione e della consapevolezza collettiva. L’artista, con la sua voce forte e determinata, si fa portavoce di una causa globale, superando i confini geografici e religiosi, per unire le persone sotto un’unica bandiera: quella della giustizia e della resistenza contro l’indifferenza. “Ana Dammi Falastini” segna una nuova fase per NEIDIA, un urlo di denuncia che riflette la sua visione del mondo, un invito a combattere l’apatia e la manipolazione della verità. Il suo impegno sociale e la sua musica si fondono, diventando il veicolo di un messaggio, urgente, necessario e universale.

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