Ho ascoltato i Five Sides sin dai loro primi singoli e mi sono sempre piaciuti, ma Paradosso è quello che mi ha colpito di più. C’è qualcosa in questo brano che lo rende più incisivo, più vero. Sarà il testo, che parla di quelle scelte inspiegabili che facciamo tutti prima o poi, o forse il sound, più maturo e definito, che riesce a trasmettere energia senza risultare eccessivo.
Rispetto ai loro pezzi precedenti, qui sento una sicurezza diversa. Il ritornello arriva dritto al punto, senza forzature, e le chitarre creano la giusta tensione emotiva. È un brano che funziona dall’inizio alla fine, senza momenti deboli. L’ho ascoltato più volte e ogni volta mi è rimasto addosso, cosa che non mi era successa così tanto con gli altri.
I Five Sides stanno crescendo e Paradosso ne è la prova. Se questo è il loro percorso, non vedo l’ora di ascoltare il resto.
I Five Sides nascono nel 2018, tra Rimini e San Marino, dalla mente di Elia, Andrea, Luca e Stefano. Un inizio old style tra risate in sala prove, prime registrazioni e primi concerti. Una band, ma soprattutto un gruppo di amici uniti dalla forte passione per la musica.
Five Sides perché il quinto elemento della band è la musica.
Le sonorità che li caratterizzano spaziano molto tra alternative rock, emo e pop punk. Nel 2023 pubblicano i loro primi singoli che entrano a far parte di “V”, il loro primo EP ufficiale.
I tour estivi nel corso dell’ultimo anno li portano ad esibirsi tra Umbria, Marche ed Emilia-Romagna, sia in club che festival rilevanti (We Make Future – Bologna, Antifestival – Trevi, Vitignanostock – Meldola), aprendo anche ad artisti come Bugo, Frankie Hi-Nrg Mc e Etta.
Il 21 marzo pubblicano “Fino a che non passa”, il loro primo album prodotto da Cesare Madrigali (Cara Calma) al Glotoneria Studio (Montichiari) sotto etichetta Atomo World. Disco anticipato dai singoli “Nei miei panni”, “Amnesia” e “Paradosso”.