Corrado Degliangioli pubblica il suo EP di debutto “Unn’è l’amuri”. Il titolo mi ha fatto subito pensare che si trattasse di un disco in dialetto e invece solo il primo brano è in dialetto siciliano, molto apprezzato perché almeno capisco subito che cosa dice.
“Unn’è l’amuri” contiene cinque brani che si muovono in un sound cantautorale. Corrado decide di raccontare delle storie in un sound musicale. I testi sono molto piacevoli, leggeri, ma in grado di suscitare empatia. Le melodie non mi dispiacciono, anche qui non siamo su un qualcosa di particolarmente articolato ma rimane comunque gradevole.
Unica pecca è forse il mixaggio. Spesso la voce di Corrado viene un po’ sovrastata dalle melodie, così l’ascolto si perde un po’. Succede soprattutto in “Il cappello di un pescatore”.
Tra tutti i brani mi colpisce “Bambina di Roma”, dove si percepisce meno questo stacco tra voce e melodia.
TRACK by TRACK
Unn’è l’amuri: Ho voluto scrivere questa canzone in siciliano per cercare di dare più voce ai protagonisti di questa storia, che sono appunto due siciliani”. Il brano narra la vicenda della “Strage di Giarre del 1980”, lo spunto per la scrittura di questa canzone viene dal film di Beppe Fiorello.
Bambina di Roma: La canzone è liberamente dedicata al “caso Emanuela Orlandi”. Ho seguito sempre le vicende e le inchieste sul caso di Emanuela e non solo, e mi sconvolge che a quarant’anni di distanza nessuno abbia ancora fatto giustizia, anzi c’è una volontà nei volti dei politici, nei volti dei poteri forti della Chiesa, affinchè la verità e la giustizia restino ancora sopite.
Domenica di Marzo e Risacca: Quando ho scritto Domenica di Marzo era domenica e stavo alla mia scrivania ascoltando Wild Horses dei Rolling Stones. Era tardo pomeriggio e buttai giù testo e musica in neanche un’ora. E’ stata una grande fortuna per me scrivere quel pezzo quel giorno, perché la notte stessa ho fatto finalmente pace con Silvana. Il giorno dopo non avrei mai pensato di scrivere una canzone del genere.
Il cappello di un Pescatore: Inizialmente dovevo cantarla da solo, poi mi piacque l’idea di cantarla insieme con Silvana. Grande cantante, troppo timida. La canzone la scrissi un giorno d’estate del 2022. E’ una storia semplice che narra di questi due ragazzi all’alba dopo aver fatto l’amore in riva al mare. E’ una canzone a cui sono molto legato e in cui dentro c’è tanto amore, anche se la parola amore non compare nel testo.