Dopo un intenso percorso di scrittura e introspezione, EVA è pronta a condividere il suo nuovo EP COSA SIAMO STATI, un viaggio emotivo che attraversa le fasi di una storia d’amore tra alti, bassi e nuove consapevolezze. Un racconto sincero e profondo, nato nel corso degli anni e costruito attraverso stati d’animo che si sono evoluti nel tempo.
Ogni pezzo -spiega l’artista- rappresenta una tappa di questo percorso, una fotografia di un momento preciso, seguendo una scaletta emotiva che, se ascoltata nell’ordine giusto, permette di cogliere l’evoluzione della storia che lo ha ispirato. L’EP racconta un amore nella sua totalità: intenso, autentico, ma anche tormentato.
Attraverso le sue canzoni, EVA mette in musica la crescita interiore che ha vissuto, trasformando le emozioni in parole e melodie. Il brano di punta, Cosa siamo stati, racchiude il cuore dell’intero progetto: l’accettazione di un sentimento che, nonostante il tempo e le circostanze, continua a esistere. Ma ciò che distingue questo EP è anche il suo finale: sebbene le canzoni si sviluppino in tonalità minore, si chiudono su un accordo maggiore, lasciando un senso di apertura e speranza. Un dettaglio che diventa un vero e proprio tratto distintivo dell’artista. Con un sound curato e una scrittura sincera, COSA SIAMO STATI è molto più di un semplice disco: è un archivio di emozioni, un racconto in musica capace di lasciare il segno e accompagnare chi ascolta nel proprio viaggio interiore.
“Cosa siamo stati” (di Eva Sandi/Matteo Sugan – Label Estro Records) è un brano che racconta l’accettazione di un amore che, pur rimanendo forte, non può più esistere nello stesso modo. EVA mette in musica il momento in cui si sceglie di fare un passo indietro, non per mancanza di sentimento, ma per il desiderio sincero che l’altro possa trovare la felicità, anche accanto a qualcun altro. Con parole cariche di nostalgia e dolcezza, la canzone esprime il conflitto tra il dolore della separazione e la speranza che il tempo possa dare un senso a tutto. Il ritornello, intenso ed evocativo, si interroga su ciò che è stato e su ciò che sarà, lasciando spazio a un amore che, pur trasformandosi, non smette di esistere. Con sonorità moderne e un linguaggio diretto ed emotivo, EVA mette in musica un sentimento universale: quel tipo di amore che, pur facendo male, sceglie di non trattenere, perché sa che il vero affetto risiede anche nella libertà di lasciar andare. Dal punto di vista musicale è una ballad intensa che rappresenta il culmine di questo racconto. Il pianoforte, con la sua aura drammatica ispirata al cantautorato italiano, guida un crescendo emotivo arricchito da archi, celesta e un oboe nel secondo ritornello, mentre la chitarra classica intreccia sonorità struggenti dal forte impatto orchestrale.
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