Al momento stai visualizzando “Dopamina” di Filippo Poderini: il ritmo del cambiamento

“Dopamina” di Filippo Poderini: il ritmo del cambiamento

  • Tempo di lettura:2 minuti di lettura

Ci sono canzoni che arrivano nel momento giusto, quando hai bisogno di una spinta per andare avanti. Dopamina di Filippo Poderini è esattamente questo: un’onda di energia che ti scuote, un mix di elettronica e post-punk che sa di nuove partenze e di tutto ciò che devi lasciare indietro.

L’ho ascoltata con quella strana sensazione di familiarità, come se raccontasse qualcosa che ho già vissuto. Il ritmo incalzante, le chitarre graffianti, i synth avvolgenti: è la colonna sonora perfetta di chi ha deciso di cambiare, anche se fa paura. Poderini canta della necessità di chiudere con il passato, di essere coerenti con se stessi, e io non posso fare a meno di immedesimarmi.

La dopamina è il neurotrasmettitore del piacere, ma anche del sonno. E nelle notti insonni – dice Poderini – si vedono cose che sarebbe meglio dimenticare. Forse è vero, ma forse è proprio lì, in quelle notti, che capiamo chi siamo davvero.

Se Dopamina è solo l’inizio del viaggio musicale di Poderini, sono pronto a seguirlo. Perché certe canzoni non si ascoltano soltanto: si vivono.

Ascolta

Filippo Poderini è un musicista di formazione jazzistica e producer umbro. Gestisce lo studio di produzione Audio Monk Prod. a Città di Castello (www.audiomonkprod.com).

Per diversi anni si è dedicato solo alla musica altrui creando ed esaltando brani interessanti, ma nel 2020 è arrivata la svolta e ha sentito il bisogno di pubblicare anche qualcosa di suo. “Dopo 5 anni di onorato servizio conto terzi, sono riuscito a vedermi dall’esterno e trattarmi come uno dei clienti dello studio”.

Pubblica così “Moshi Moshi Pronto Pronto”, il suo primo disco seguito da svariati singoli. Il 2025 si apre con l’uscita di “Dopamina”, primo singolo di un progetto che proseguirà per tutto l’anno.

Un primo passo verso quello che è un sound più maturo e sentito. L’elettronica inglese qui si mescola con le produzioni indie italiane.

Filippo racconta di provocazioni emotive, contraddizioni , trip mentali e dichiarazioni d’amore post-datate.

Ha diviso I palchi con: Dente, Young Signorino, Giorgio Canali, Francesco Pellegrini, Meganoidi, Nicolò Carnesi.

Ho 39 anni, chiamarmi emergente sarebbe grottesco. Sono un onesto professionista che ha vissuto nell’ombra di altri. Avevo paura di ricevere rifiuti, ma ora, alla soglia dei 40, forse non mi importa più”.

michelaredazione

michelaredazione