E’ da venerdì disponibile su tutte le piattaforme digitali l’ascolto di “Punti Fermi”, il nuovo brano del compositore toscano Federico Cacciatori, reduce da un buon esordio con “Moments From Space” e ora chiamato alla riconferma dopo “Veste di colori”, la sua precedente pubblicazione. Il brano, a quel che ne racconta l’autore, è una messa a nudo personale che, in qualche modo, punta a sottolineare quelli che sono i punti fermi del compositore, il cui apporto al lavoro di scrittura è suffragato da un’intensa attività batteristica e didattica.
Di certo, la batteria sembra qui non essere più strumento “leader” della composizione: in realtà, Cacciatori sembra essersi distaccato dalla centralità di parti ritmiche più complesse (come invece si può facilmente ritrovare in altri passaggi del suo primo EP) per lasciare piuttosto emergere la totalità dell’orchestrazione.
Tanti sintetizzatori, con numerose parti ritmiche sostenute da arpeggiatori e sequencer: una giusta ibridazione fra sonorità più acustiche e timbriche più elettroniche che pone Federico nel filone di quella new wave che da Dardust in poi sembra aver riportato l’attenzione generale su musica diversa dalla canzone.
Insomma, una buona conferma di quanto Cacciatori aveva già dimostrato di poter fare; vedremo in futuro quali vie prenderanno le cose: per ora, i “punti fermi” del compositore danno fiducia.
