Vigilio Moretti, in seguito all’indagine sull’omicidio del potente penalista Umberto Landriani, un caso controverso che ha coinvolto la sua coscienza e che vedrĂ una clamorosa svolta in questo secondo episodio, ha dato le dimissioni da commissario di San Siro. Nato a Montisola, sul lago d’Iseo (Moretti è un tipico cognome locale e Vigilio è il nome del patrono), appena può corre a Carzano nella casetta sull’acqua che è il suo buen retiro. Sua moglie, madre dei suoi tre figli, di cui uno scomparso poco dopo la nascita, è Anita Martinengo, discendente di un ramo secondario di nobili bresciani. Donna colta, amante dell’arte e della musica, ha rinunciato per lui a una carriera di pianista. Moretti è ancora troppo giovane per andare in pensione e decide di aprire, con Anita, un’agenzia che, in omaggio al famoso detective, chiama Agenzia Investigativa Nero Wolfe. Durante un viaggio in treno incontra Anna Livia Milesi, una madre che ha perso il figlio, morto durante una gita scolastica. L’incidente è stato archiviato in modo frettoloso e superficiale come suicidio, ma la donna non ha mai creduto a questa versione. Troppi misteri, troppe omissioni, troppe menzogne. Moretti, spinto da immediata simpatia, e convinto che ci sia molto da svelare, promette di fare il possibile per far riaprire il caso. Durante lo svolgimento delle ricerche – complicate dalla morte di due testimoni chiave – scopre i segreti del liceo dove studiava la vittima e si imbatte in centri di potere legati al Vaticano e alla massoneria. I coniugi Moretti e Livia Milesi, affiancati dall’ex bidello della scuola dove studiava la vittima, svolgono le loro indagini tra Milano – della quale vengono descritti luoghi di particolare interesse come il Cimitero Monumentale – Montepiatto, amena localitĂ a picco sul lago di Como, Parigi, il lago d’Iseo e Portofino. La veritĂ verrĂ svelata grazie al Principio di Locard e i Moretti potranno finalmente realizzare il loro sogno di andare a piedi da Bari a Matera… “Devo rammentarti io il Principio di Locard? Esamina la sequenza. Nell’ultima foto fuori dalla chiesa, nel cortile verso la valle, c’è un altare di sassi con molte crepe e irregolaritĂ , circondato in parte da un gradino su cui ci si può sedere. Lì è successo qualcosa…”.