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L’UOMO DEI GHIACCI THE ICE ROAD

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L’iconico Liam Neeson torna ad essere protagonista accanto a Laurence Fishburne di un action thriller ambientato nell’estremo nord del Canada. In un ambiente impervio e ostile si sviluppa la storia ricca di adrenalina che vede Neeson interpretare un autista di camion esperto di guida sul ghiaccio alle prese con una missione di salvataggio impossibile. Lottando contro lo scongelamento delle acque e una violenta tempesta, il protagonista e la sua squadra dovranno salvare dei minatori intrappolati per poi scoprire una minaccia insospettabile che poco ha a che fare con il freddo e il ghiaccio…

L’ISPIRAZIONE

“Jonathan aveva sempre voluto realizzare un progetto ispirato a Vite Vendute su un gruppo di ragazzi che devono superare una montagna con un camion pieno di nitroglicerina, ovviamente qualsiasi mossa sbagliata che fanno sarebbe la loro fine. Era anche interessato a fare qualcosa come Uomini e Topi, che avesse tra i protagonisti un personaggio con bisogni speciali, e così abbiamo inventato L’UOMO DEI GHIACCI – THE ICE ROAD, un progetto originale basato su queste due idee e da questo siamo andati a sviluppare una sceneggiatura del tutto nuova”, afferma Rosenblatt.

Già decenni fa, Jonathan Hensleigh iniziò a dare forma per la prima volta all’idea: “Fin da quando ero un giovane fan del cinema, ero interessato a un film francese di Henri-Georges Clouzot intitolato Vite Vendute. L’ho visto in televisione quando avevo circa dieci anni, parla di una banda di perdenti che vengono assunti per trasportare nitroglicerina attraverso una catena montuosa. Da allora sono ossessionato da questo film. È stato successivamente rifatto anche da William Friedkin nel 1980 con il titolo Il Salario della Paura. Anche Friedkin, che negli anni ho avuto modo di conoscere, era ossessionato da questo film”.

“L’idea di un gruppo di colletti blu male assortiti che devono fare un viaggio insieme – un viaggio così pericoloso che nessuno senza motivazioni adeguate lo farebbe mai – mi ha sempre affascinato. Volevo realizzare un film che mischiasse Uomini e Topi e Vite Vendute. Beh, il mio è stato un viaggio lungo 48 anni”, afferma Hensleigh.

Anche al produttore Al Corley è piaciuto il fatto che l’ispirazione provenisse da Vite Vendute: “Non volevamo farne una copia, ma qualcosa ad esso fortemente ispirato. Ci piaceva il mondo di questi ragazzi duri, viscerali, e pensavamo che una strada di ghiaccio sarebbe stata un buon ambiente per un film d’azione in quanto è quasi come se fosse un altro mondo”.

Era anche importante creare relazioni forti nella storia, dice Corley: “Il pubblico è attratto da personaggi memorabili, che si tratti di un film d’azione, di un thriller o di un film drammatico. Un film è fatto anche dai momenti non detti, ciò che avviene tra il dialogo e le azioni. I più grandi film sono caratterizzati dal fatto che possiamo metterci nei panni dei protagonisti, e facciamo il tifo per loro affinché accadano cose buone a queste persone comuni”.

“In L’UOMO DEI GHIACCI – THE ICE ROAD, è protagonista un uomo che sta facendo del suo meglio per prendersi cura di suo fratello, un uomo che ha messo la sua vita in stand-by per suo fratello, e che finalmente ottiene una pausa. Questo è ciò che distingue L’UOMO DEI GHIACCI – THE ICE ROAD dall’essere solo la sgtoria di un camion che corre su lastre di ghiaccio o intorno a una montagna. Questo è ciò che rende questo film un po’ diverso, e penso che le persone saranno d’accordo con questo e lo gradiranno”, dice Corley.

L’UOMO DEI GHIACCI THE ICE ROAD
Patrizia Gallini

Patrizia Gallini