Un tempo, quando si voleva incontrare un amico, lo si chiamava al telefono per prendere appuntamento, oppure lo si andava a citofonare per farlo scendere. O magari, se la distanza era troppa, bastava una telefonata per chiacchierare amabilmente qualche minuto e stabilire una connessione più umana e diretta.
Sono discorsi da Boomer? Forse sì, del resto ho varcato la soglia degli anta da un po’, eppure oggi è abbastanza palpabile ed evidente la difficoltà di entrare in connessione autentica con gli altri. La comunicazione nell’epoca della digitalizzazione passa per i freddi canali della tecnologia, dove tutto diventa veloce, impalpabile, frivolo, destinato ad essere rapidamente vissuto, consumato e infine dimenticato.
Ed è proprio alla deumanizzazione dei sentimenti che Massimo De Simone, cantautore romano e compositore di brani pop, rock, musical e colonne sonore, ha dedicato il suo ultimo pezzo intitolato “Sogni e voglie”, realizzato sotto la direzione artistica di Danilo Autullo.
Massimo riflette sul fatto che, nel contesto attuale, siamo soli anche nella folla di uno stadio, nella gabbia urbana di una metropolitana o, peggio ancora, persi sul nostro dispositivo mentre interagiamo tra mille chat su diversi social, dove però di interazione sociale c’è poco o nulla.
Dove sono finite le relazioni autentiche che ci facevano sentire vivi, guardandosi in faccia, parlando per ore e arrivando a conoscere profondamente l’anima l’uno dell’altro? Poi improvvisamente arriva l’“anomalia,” qualcuno che sia un amico, un’amante o un conoscente e in quel momento desideriamo ardentemente che resti, perché abbiamo bisogno del contatto umano come l’aria.
Nel momento in cui qualcosa diventa reale e corporeo, facciamo fatica a rinunciarci. Come canta Massimo De Simone si lotta per non perdere “i sogni e le voglie di noi”. Tutto questo l’artista romano lo canta nel suo pezzo, utilizzando la musica come un canale di comunicazione vivo e vibrante per entrare in connessione con i suoi ascoltatori.
Del resto inizia a flirtare con la musica ad appena 6 anni, quando si avvicina al pianoforte che suona già con grande passione. Lui si definisce “sorridente e solare, instancabile giocoliere di suoni e parole” ed è un artista raffinato che ha saputo connettere arte, scienza, fantasia e trascendenza attraverso le innovative alchimie della sua musica.
È stato autore e produttore dei musical “Sui passi suoi” e “Uomo senz’anima” e vanta una collaborazione con lo studio di registrazione Pesci Rossi Studio’s. Svolge principalmente attività di pianobar e animazione musicale per adulti e bambini da oltre 20 anni nel Centro Italia.
Ha anche partecipato alle fasi finali dei concorsi per cantautori “Musica è,” “Premio Poggio Bustone” e “Premio Pierangelo Bertoli” e infine è stato selezionato per Casa Sanremo Live Box 2025.