Torniamo a parlare di “Ti dedico questa canzone” di Matteo Viano.
Benvenuto Matteo! Come stai? Prima di parlare del tuo ultimo brano, ci racconti come e quando è nata la tua passione per la musica?
Bene grazie. La mia passione per la musica è nata tardivamente. All’età di 27 anni ho incominciato un percorso di vocalità per acquisire il cantato e nel 2017 presso una scuola di canto mi sono specializzato nel canto moderno. La vena cantautorale nacque circa 5 anni fa in maniera casuale, fu lo strumento per superare emozioni che avevo mantenuto dentro di me e che mi avevano letteralmente bloccato. Posso definire veramente la musica terapeutica.
“Ti dedico questa canzone” è l’ultimo singolo che hai rilasciato. Ci parli del testo e di cosa vuoi dire con questo pezzo?
Il titolo definisce già la canzone, si tratta di una dedica d’amore universale con l’augurio che chiunque possa dedicarla alla propria persona amata.
Qual è la parte di testo che secondo te presenta meglio il brano?
Il ritornello e le sue prime farsi racchiudono la delicatezza della dedica di questo brano “Ciò che sto per dirti può sembrare banale, ma sei l’arcobaleno dopo il temporale”.
Quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Nel panorama attuale Marco Mengoni ed Ultimo sono i miei due massimi riferimenti.
Cosa rappresenta per te la musica?
Come avevo già anticipato la musica è terapeutica, non solo per chi l’ascolta, ma anche per chi la realizza. Ogni singolo per me è una sorta di catarsi emotiva.
Ricorda a chi ci segue dove e come possiamo seguirti.
Mi trovate su Facebook dove c’è la mia pagina da artista ma soprattutto su Instagram (matteoviano_official) se volete interagire con me ed ovviamente sul mio canale Youtube potete godervi i videoclip di tutti i miei inediti.