È in radio “Mixed Emotions” il nuovo singolo di Beatrice Lambertini, prodotto da Gerolamo Sacco, tratto dall’album “Scusate il disordine“ già disponibile in digitale (Miraloop/Pirames International).
Unico brano in lingua inglese, rappresenta un’accettazione, una autoaffermazione dell’artista, ma senza rinunciare a sognare, in un mix di emozioni (cit.) con sfumature elettroniche e acustiche tra cui è possibile riconoscere onde del mare, ticchettii di vecchi orologi, sax e violini, che insieme costruiscono una dimensione intima, quasi di ricordo, ma allo stesso tempo guardando il futuro.
Il brano è tratto da “Scusate il disordine” il suo album, questa la tracklist: “Follia Totale”, “Odiami”, “Incubi”, “Amici di M”, “Lacrime”, “Siamo un miracolo”, “Immortale”, “Mixed Emotions”, “Lei non sa” e “Siamo un miracolo – piano cinema”.
«Questo è un album che va oltre. Oltre le nostre paure, oltre i nostri sogni, che non cerca perfezione ma che gioca con le imperfezioni, creando uno spazio libero, magico, ma anche reale in cui dar sfogo alla propria vera essenza e spezzare le catene che ci tengono ancorati al giudizio di noi stessi. Partendo da “Siamo un Miracolo” e “Lei Non sa” che in qualche modo proseguivano la storia iniziata con le prime canzoni che sono brani con un forte impegno sociale. Il mio scopo era aiutare le persone – afferma Beatrice Lambertini – ma in qualche modo quelle due canzoni parlavano anche di me e hanno liberato una forza inaspettata. Mi sono resa conto che in fondo non mi stavo divertendo come avrei voluto, così ho iniziato a liberare parti di me nascoste, il primo gioco è stato “Incubi”, e poi “Follia Totale”, e da lì non mi sono più fermata. Volevo urlare, volare, parlare a chi in passato mi ha ferita, ammettere le mie fragilità, o anche semplicemente giocare. Così è nato questo disco. Un percorso personale che poi, nella story track, va al contrario, perché inizia cupo e si conclude luminoso. Adoro questa cosa. Mi sono divertita a giocare e liberare le parti più divertenti di me penso sia il regalo più bello che ora, a 24 anni, posso fare anche agli altri! Ma vi chiedo scusa per il disordine.»