4Grigio è un artista davvero particolare. A fine maggio ha pubblicato il suo primo EP “Mondo” con sette brani che spaziano tra suoni molto diversi tra loro. Il cantautore riesce a mescolare una vena indie pop con l’energia dell’elettronica. Il risultato? Ogni brano è accattivante e particolare.
Il brano che sicuramente più catchy è “Aiuta il mondo”, non mi sorprende che sia anche il singolo. Il brano funziona davvero bene sia per il testo profondo che per la melodia dance pop. Interessante è anche la voce dell’artista. Invece in brani come “Sei la mia città”, il suo modo di cantare ricorda un po’ Mahmood.
Mi piace molto anche “Guardo il cielo” che è un po’ più cupa delle precedenti, ma rimane comunque molto coinvolgente.
Nell’insieme è un disco che si ascolta con piacere dall’inizio alla fine.
Track By Track:
“Aiuta il Mondo”: brano elettropop, energetico e dal ritmo incalzante, a tema ecologico. Da una parte, si punta il dito contro coloro che sfruttano la natura per guadagno personale. Dall’altra, è un invito a rispettare e proteggere il pianeta, un dovere che tutti noi abbiamo.
“Non Torna Più”: una classica ballad all’italiana, in stile anni ’90, quindi musicalmente diversa dal resto dell’album. Ha un arrangiamento sinfonico e cinematico. Racconta della malinconia che si prova nel crescere e sentire il peso del tempo che passa, fino quasi a non riconoscersi più. Ma è anche un invito a godere del presente, prima che anche questo diventi passato e venga poi rimpianto.
“E Guardo il Cielo”: la riflessione di un uomo che vive in un mondo devastato da una guerra nucleare. Il protagonista contempla la propria vita attuale, e la paragona a com’era la sua vita prima di quell’evento catastrofico.
“Occhi Stanchi”: musicalmente, questo è il brano più contemporaneo dell’EP, con hi-hat e melodie terzinate. Il protagonista riflette sulla fine di una storia, sullo sfondo di una località balneare post-estiva.
“Sei”: il brano più allegro dell’album, un pezzo funky anni ’80 con un testo molto leggero ed estivo, che racconta la felicità di un uomo che ha incontrato la donna dei propri sogni.
“La mia città”: questo è l’unico brano autobiografico dell’EP. Racconta delle sensazioni che si provano a vivere in un Paese straniero, ma anche e soprattutto del fatto che, ogni volta che torno in Italia, tutti i miei amici abbiamo sempre voglia di rivedermi, come se il tempo non fosse mai passato.
“Quando la sera arriverà”: un brano crepuscolare dall’atmosfera onirica. Il protagonista torna a casa dopo una giornata di lavoro, solo per trovarsi a pensare alla persona amata che ha perduto. Un dolore latente che riaffiora e, paradossalmente, da conforto. Ogni volta che penso a questo brano mi piace immaginare che la gente lo ascolti prima di andare a dormire.