Vi avevamo già parlato di Ramo e del suo nuovo singolo “Tossici”.
Un brano che tratta un tema delicato ed attuale come quello delle relazioni tossiche.
In cui l’autore stesso prende spunto dalla sua esperienza personale per interrogarsi ed invitare chi esce da un rapporto di questo tipo a fermarsi e riflettere: dove sono stati gli errori? Perché stavamo male? Chi era il tossico della relazione? Si cerca così di fermarsi a riflettere per capire le colpe proprie ed altrui e quale sia la strada da prendere per uscirne migliori.
Incuriositi, abbiamo fatto qualche domanda a Ramo per scoprire di più su “Tossici” e sul suo progetto.
Ecco la nostra intervista.
Ciao Ramo, bentrovato. Ci parli del tuo nuovo progetto e di come nasce questa canzone?
Ciao ragazzi, grazie per l’invito!
Assolutamente! Questa canzone è nata dopo una relazione andata a rotoli dove, quando ancora stavo con questa persona, ricevevo accuse d’esser io la colpa se le cose non andassero per il verso giusto, da lì, ho cominciato la terapia da vari psicologi, grazie a loro, sono riuscito ad uscirne fuori e, con la ragione ed a mente serena ho scritto questo e molti altri pezzi che usciranno.
E’ un pezzo molto profondo nel testo e nell’interpretazione, ci puoi anticipare qualcosa dell’anima visiva che vestirà questa canzone ovvero il tuo video?
Qualche anticipazione del video? lo sto montando proprio in questi giorni, sarà diverso dagli altri video che avete potuto vedere finora, ed, essendo amante anche del cinema e dei videoclip, perchè non provare a citare qualche altro video musicale? La citazione del video musicale sarà di…Plain White t’s per la sua bellisisma “Hey There Delieah”.
Però ragazzi… acqua in bocca! che così se non viene bene il video sono ancora in tempo per cambiarlo visto che uscirà venerdì 20!
Come nasce la tua collaborazione con il produttore Naba e che ruolo ha avuto all’interno di questo pezzo?
E’ nata in realtà per caso!
Un giorno leggo un annuncio sulla pagina di facebook “Musicisti del lodigiano” e vedo che c’è questo ragazzo con la felpa gialla (nell’immaigne del profilo) che cercava persone da produrre.
Allora, avendo un pò di brani che volevo pubblicare, non conoscendolo, gli mando un brano che pensavo di scartare (si sono molto geloso dei miei figli musicali), quindi la scelta cadde su “Quella fotografia”, che poi diventò il mio primo singolo ufficiale su tutte le piattaforme streaming, ciò che ho pubblicato in passato vedremo se prima o poi tornerà in qualche nuova veste (live oppure nuove versioni)
Dici che i più attenti noteranno una citazione del gruppo dei Rats.. come mai hai deciso di omaggiare questi artisti inserendoli nel tuo pezzo?
Molti motivi, il primo è che sono stati il primo gruppo italiano per il quale ho speso soldi per andare ad un concerto, era il tour per i 20 anni del loro disco “Indiani Padani”, disco che contiene, oltretutto, proprio il brano “Diciamocelo Davvero”.
Come mai proprio questo brano? Essendo un eterno nostalgico, spesso ascolto anche musica moderna, ma, cosa ascoltavo prima? e quindi mi capita di fare un passo indietro, che sia magari per una citazione di un brano che mi è passata per la testa oppure semplicemente un artista che viene citato in una serata con amici, oppure una reunion tour. In questo caso, mi andava di suonarmi un pò questo brano, mi sono cercato gli accordi e… ecco che mi esce la seconda strofa di Tossici!
Ci puoi dire qualcosa di più sulla copertina del singolo e sulla sua ideazione?
Assolutamente si!
Partiamo dal fatto che, man mano, mi piacerebbe creare una sorta di crew, oppure dei semplici collaboratori del quale mi fido con il quale posso lavorare serenamente e fidarmi di loro.
E’ stata realizzata dalla bravissima Sara bepikoko, disegnatrice e fumettista che ho conosciuto grazie ad una scritta che ho trovato a Consonno, sul sel del video di Ortoressia.
Mi sono piaciuti così tanto i suoi disegno che le chiesi di farmi la copertina de “Il futuro non è scritto”, essendomi trovato molto bene con lei, le ho chiesto se le andasse bene replicare questa collaborazione, felicissimo del suo “si”.
Una volta ricevuto il suo Si le ho mandato il testo (il brano ancora non era stato registrato) e, da lil subito si è messa a disegnare due copertine differenti, entrambi, a mio parere, meravigliose, ma ha vinto questa.
E’ tutta frutto di ciò che lei ha letto semplicemente analizzando il testo. A mio parere è riuscita davvero alla grande!
A questo punto non ci resta che ringraziare Ramo ed invitarvi ad ascoltare “Tossici” su Spotify e su tutti gli store.