Il 23 luglio è uscito “Dentro un film”, il nuovo singolo di Stefano Nottoli. Un brano che racconta di come in certi momenti non possiamo far altro che aspettare. Osservare, attendere, capire e poi agire di conseguenza. Quell’attesa che ci rende insofferenti, quell’attesa su cui subito non possiamo agire e che ci fa sentire impotenti di fronte a certe situazioni.
Ciao Stefano, come è nato il tuo singolo “Dentro un film”?
La canzone è nata in un momento di noia, in una delle tante sere in cui non riuscivo a dormire, durante il primo lockdown. Ero nel mio studio e stavo un po’ suonando e un po’ cazzeggiando con la chitarra, per non pensare e per passare il tempo. Ero senza un obiettivo quando è venuto fuori il giro di chitarra che ha destato la mia attenzione e poi ho iniziato a cantare e sono uscite le parole.
Ormai è uscito da un po’, come è stato il riscontro del pubblico? Ti aspettavi di più?
Da quando ho iniziato a scrivere e pubblicare canzoni e dischi, quindi dal 2012, ho imparato a non avere troppe aspettative. Ho capito che non sono bravo a fare previsioni sul fatto che una canzone possa o non possa funzionare. Quando ho una canzone che voglio condividere la pubblico, tutto qua. Con questo non voglio dire di essere disilluso, anzi ogni volta che faccio uscire una canzone mi godo il bagno emotivo. Mi chiedo se faccio uscire le canzoni per il gusto di poter provare ancora quelle stesse emozioni.
Chi sono gli artisti che ispirano la tua musica?
Negli anni i miei riferimenti sono cambiati, sono mutati o a volte ritornano. Ad oggi posso dire che le mie guide, da quando ho intrapreso la via della scrittura, sono Vinicio Capossela e Yann Tiersen, ma anche Battiato, the Doors, Lucio Dalla, e infine c’è un disco in particolare da cui imparo sempre qualcosa di nuovo, Spirit of Eden dei Talk Talk.
C’è un artista con cui vorresti scrivere un pezzo?
Più di uno, oltre che a Capossela e Tiersen aggiungerei anche Boosta dei Subsonica, gruppo che ho amato molto e che anche oggi adoro per quello che hanno rappresentato per me, in una fase della mia vita. Boosta lo trovo eclettico e penso che avrei molto da imparare.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Questa estate è stata ricca di incontri e novità molto interessanti, vediamo cosa succederà nel prossimo autunno.
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