“The World Is Busy, Try Again Later” è rock allo stato puro. Un album che esce dopo più di un anno di lavoro, e si sente. I Celeb Car Crash non si sono decisamente risparmiati, regalandoci un lavoro degno delle rock band oltreoceano.
L’album si apre “a bomba”, come si suol dire: “Comet” è l’ultimo singolo estratto dall’album. Una bella chitarra ci accoglie subito, seguita dalla voce del cantante Nicola Briganti, non banale, ed in grado di esaltare le qualità della band. “Disconnected” salta all’occhio, anzi alle orecchie, e non potrebbe essere altrimenti visto che è stato mixato da Steve Albini. Sì, quello Steve Albini, quello che ha lavorato con i Nirvana. I Celeb Car Crash riescono ad unire le influenze del rock anni ’90 a melodie e ritmi attuali: “Divine” ne è la prova concreta. L’album riesce ad alternare brani più cupi e scuri ad altri che rallentano il ritmo, come questo. “Red Dawn Rising” è il perfetto esempio di quanto possono essere cupi i suoni della band. E’ un pezzo rock che viene dalle viscere. Il messaggio lanciato con questo pezzo viene descritto perfettamente dalle sonorità: nessuno è uguale a prima dopo aver subìto un trauma. Il lungo inciso strumentale è una vera e propria esperienza. Se si potesse descrivere il concetto di resistenza con un suono, sarebbe questo brano. Il titolo di brano preferito dell’album però, se lo aggiudica “Poor Me”. Un gran bel pezzo veloce che ci porta a fare un viaggio e che ci fa schiacciare “repeat” più e più volte!
Dieci brani in totale, dieci storie diverse: è un album diretto e ruvido, dove la band ha puntato tutto su quello che sa fare meglio: suonare. La loro esperienza live si sente tutta. Strumentali lunghi, suoni corposi. Un album da ascoltare anche se il rock non è il genere che preferite. I Celeb Car Crash non hanno nulla da invidiare alle rock band americane!