Al momento stai visualizzando Torre della Muda – Momento Eterno: recensione

Torre della Muda – Momento Eterno: recensione

  • Tempo di lettura:4 minuti di lettura

L’esordio discografico dei Torre della Muda, Momento Eterno, si presenta come un lavoro intenso e stratificato, capace di unire una ricerca sonora raffinata a testi profondi e carichi di significato. L’album si muove tra atmosfere cupe e slanci lirici, alternando momenti di pura introspezione a esplosioni strumentali, in un continuo gioco di tensioni e rilasci. Il filo conduttore di questo lavoro è la riflessione sull’esperienza umana nelle sue molteplici sfaccettature: la prigionia e la liberazione, l’identità e la società, il tempo e la memoria.

Apre il disco 9Mesi, un brano che trasuda senso di attesa e di trasformazione. La metafora della nascita si intreccia con quella della liberazione da confini, siano essi fisici o mentali. L’arrangiamento, caratterizzato da una struttura che si espande progressivamente, sembra voler simulare l’ascesa verso una nuova consapevolezza, tra suoni dilatati e improvvisi crescendo che evocano un senso di urgenza esistenziale.

Se il brano d’apertura era una spinta verso l’esterno, Apnea rappresenta l’immersione in un mondo interiore denso e ipnotico. Il titolo suggerisce una sospensione, un momento di stasi in cui l’ascoltatore è costretto a confrontarsi con se stesso. Le atmosfere rarefatte e i riverberi creano una sensazione di profondità e isolamento, mentre la voce, quasi sussurrata, si fa veicolo di un desiderio di distacco dalle pressioni esterne.

Un brano che si distingue per il suo potente messaggio di unità e consapevolezza storica, Centurioni si muove su una linea sonora decisa, con una sezione ritmica incalzante e un impianto chitarristico che richiama influenze post-rock. Il testo affronta il tema delle radici comuni dell’umanità e delle influenze culturali che ci plasmano, sottolineando l’importanza di riconoscere le nostre origini condivise per comprendere il presente.

Con un titolo provocatorio, Il Club dell’Adulterio analizza la complessità delle relazioni umane attraverso un’angolazione meno convenzionale. Il pezzo si muove tra melodie accattivanti e un testo che invita alla riflessione sulla libertà emotiva e sulle convenzioni sociali che spesso la soffocano. La costruzione musicale segue questa dualità, alternando momenti morbidi e intimi a sezioni più frenetiche e cariche di tensione.

Ispirato al libro Il rischio della certezza di Tullio Tentori, Mr. Io So affronta il bombardamento costante di informazioni superficiali e contraddittorie che caratterizza la società contemporanea. Il brano gioca con una struttura quasi schizofrenica, con cambi di tempo e dinamica improvvisi che evocano il caos dell’era digitale. La voce assume un tono ironico e tagliente, mentre il tappeto sonoro alterna dissonanze e momenti di apparente calma, rispecchiando la confusione generata dall’eccesso di stimoli informativi.

Un titolo enigmatico per un brano che riflette sull’etica individuale e sull’appartenenza sociale. La canzone Niente Amici con l’Insalata esplora il delicato equilibrio tra le scelte personali e le aspettative della comunità, ponendo interrogativi su quanto le nostre decisioni morali siano davvero libere o influenzate da pressioni esterne. Il sound si mantiene incalzante, con un groove accattivante che accompagna un testo pungente e ricco di sottintesi.

Qui il tema della conformità sociale viene affrontato con una critica feroce e diretta. Mandrie è un brano che colpisce con la sua energia cruda e il suo impianto sonoro aggressivo, quasi claustrofobico. Le linee vocali tagliano come lame affilate, mentre il crescendo strumentale sembra voler rappresentare un grido di ribellione contro il pensiero omologato e la perdita dell’individualità.

A chiudere il disco è la title track, Momento Eterno, che sintetizza il concept dell’album con un inno alla fugacità del tempo e all’importanza di vivere ogni attimo con pienezza e consapevolezza. Il brano si sviluppa su una progressione emozionale intensa, con un crescendo che culmina in una coda strumentale evocativa e dilatata, quasi a voler suggellare il viaggio dell’ascoltatore con una riflessione sospesa tra malinconia e speranza.

Momento Eterno è un debutto solido e ambizioso, che mette in luce la capacità dei Torre della Muda di coniugare contenuti profondi con una ricerca sonora variegata e mai scontata. Ogni brano aggiunge un tassello alla narrazione complessiva, creando un mosaico musicale che invita alla riflessione senza mai perdere di vista l’impatto emotivo. Un lavoro che lascia il segno e che promette di risuonare a lungo nell’animo di chi lo ascolta.

Ascolta

Torre della Muda – Momento Eterno: recensione

I Torre della Muda nascono nel 2021 da un’idea di 4 amici, Marco, Dario, Fabrizio e Alessio, legati da sempre dalla loro passione per la musica. Il gruppo nasce dalle influenze di importanti gruppi del passato, sperimentando un percorso compositivo unico nel contesto del prog rock italiano.

Riescono a plasmare un sound distintivo, dando vita al loro primo album “Momento Eterno”, dove le radici rock si intrecciano con varie sfumature e colori del prog.

L’album si concentra sull’esplorazione della complessità e della varietà dell’esperienza umana, invitando l’ascoltatore a riflettere sulla propria esistenza e connessione con il mondo che ci circonda. Nel 2024 firmano il loro primo contratto discografico con l’etichetta Karma Cospiracy.

Carolin Albertazzi

Carolin Albertazzi