I Five Sides pubblicano il loro primo EP dal titolo “V” che come raccontano loro ha diversi significati:
““V” come venerdì, il nostro giorno sacro in cui tutto ciò che componiamo prende vita. “V” come 5, le tracce, ma anche noi. 5 ma 4. Un’iniziale che vuol dire tutto e niente, perché è il nostro punto di inizio. Questo primo step è il racconto dei nostri venerdì sera, contenitori di ansie, paure, eccessi, silenzi, ma sempre insieme attorno ad un tavolo o con uno strumento in mano, nelle nostre similitudini e soprattutto nelle differenze, che ci contraddistinguono.
“V” è la prima tappa di una direzione intrapresa 2 anni fa. È un EP che mostra i segni del nostro cambiamento musicale e della crescita personale, anche tra una traccia e l’altra. Sentivamo la necessità di raccogliere il lavoro fatto fino ad oggi per mettere un punto, che sarà l’inizio di una nuova fase dai prossimi mesi. È una raccolta delle nostre più disparate influenze, i limiti verso cui abbiamo provato a spingerci per capire la nostra dimensione, che forse, dopotutto, è proprio questa”.
Una bella raccolta di 5 canzoni tra cui un inedito “BPPV” che rispetto ai precedenti ha un sapore molto più rock, più graffiato e meno pulito. Ogni canzone ci mostra un po’ la vita di questi quattro ragazzi tra una serata fuori, amori finiti e voglia di divertirsi con una chitarra in mano. Un EP sincero che si muove tra rock e pop punk. Un buon mix tra i Maneskin e Naska. Un suono che diventa unico nel suo genere, ma che come detto per i precedenti singoli rende sicuramente meglio sul palco piuttosto che da Spotify.
Tra tutti i brani comunque “Panic Room” rimane la mia preferita!